Riferimenti Normativi Nazionali
Dal 2014 ad oggi il MASAF, nell’ambito dell’Accordo di Partenariato 2014-2020, ha avviato un percorso normativo utile a definire criteri omogenei tramite i quali ciascuna Regione e Provincia Autonoma possa regolamentare le modalità di quantificazione dei volumi idrici impiegati dagli utilizzatori finali per l’uso irriguo al fine di promuovere l’impiego di misuratori e l’applicazione di prezzi dell’acqua in base ai volumi utilizzati, sia per gli utenti associati, sia per l’autoconsumo. A tal fine, nel 2015, sono state quindi emanate e approvate, con DM 31 luglio 2015, le “Linee guida per la regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantificazione dei volumi idrici ad uso irriguo” applicabili al FEASR, le quali individuano nel SIGRIAN lo strumento di riferimento per la raccolta di dati di quantificazione di volumi irrigui. Nel 2022, nell’ambito del PNRR e della sua attuazione, l’inserimento di tali dati sul SIGRIAN viene considerato come condizione di ammissibilità per l’accesso ai finanziamenti pubblici per la realizzazione di interventi infrastrutturali irrigui.
Decreto SIGRIAN – D.M. 30 settembre 2022
Il Decreto interministeriale MASAF/MASE n. 485148 del 30 settembre 2022, in attuazione dell’art. 16, comma 1, lettera b) del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, come modificato dalla legge di conversione 29 dicembre 2021, n. 233, recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose, definisce i criteri per incentivare l’uso sostenibile dell’acqua in agricoltura e per sostenere l’uso del Sistema informativo nazionale per la gestione delle risorse idriche in agricoltura (SIGRIAN) per usi irrigui collettivi e di autoapprovvigionamento.
Il decreto sul sito web: https://www.politicheagricole.it
Scarica il DM n. 485148/2022 dal sito Gazzettaufficiale.it
DM n. 485148 del 30 settembre 2022
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Definizione dei criteri per incentivare l’uso sostenibile dell’acqua in agricoltura e per sostenere l’uso del Sistema informativo nazionale per la gestione delle risorse idriche in agricoltura (SIGRIAN) per usi irrigui collettivi e di autoapprovvigionamento.
Linee guida per la quantificazione dei volumi irrigui – D.M. 31 luglio 2015
Scarica il DM n. 31 luglio 2015 dal sito Gazzettaufficiale.it
Le Linee guida nazionali approvate dal MASAF con D.M. del 31/07/2015:
- definiscono i casi minimi in cui le Regioni e le Province Autonome devono stabilire gli obblighi di misurazione dei volumi d’acqua impiegati in agricoltura, relativamente a prelievi, utilizzi e restituzioni, sia per irrigazione collettiva che autonoma;
- individuano nel SIGRIAN il database di riferimento per la raccolta di dati di quantificazione di volumi irrigui;
- indicano gli elementi da monitorare (prelievi, utilizzi e restituzioni), i soggetti preposti all’acquisizione e trasmissione dei dati di monitoraggio (enti irrigui o Regioni/Province Autonome), i metodi di quantificazione (misurazione o stima)* e le cadenze temporali del monitoraggio e di trasmissione dei dati al SIGRIAN;
- forniscono delle prime indicazioni riservando alle Regioni e Province Autonome, nell’ambito dei propri provvedimenti di recepimento, la possibilità di adattarne le previsioni alle proprie specifiche necessità (ad esempio la definizione delle soglie di portata concessa oltre cui stabilire l’obbligo alla misurazione o la scelta dei metodi di stima da utilizzare);
- stabiliscono, inoltre, che per tutte le tipologie di interventi infrastrutturali di nuova realizzazione, finanziati da fondi europei, nazionali o regionali, le amministrazioni responsabili del finanziamento prevedano, nei relativi provvedimenti di concessione dei fondi, l’obbligo di trasmissione dei dati in formato SIGRIAN, come già previsto per il Piano irriguo nazionale (vedere Specifiche Tecniche presenti nella barra laterale).
Con propri provvedimenti, tutte le Regioni e le Province Autonome hanno infatti recepito e adottato le Linee guida MASAF, D.M. 31/07/2015 (vedasi Sezione Normativa Regionale).
DECRETO 31 luglio 2015
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Approvazione delle linee guida per la regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantifi cazione dei volumi idrici ad uso irriguo.
SPECIFICHE TECNICHE
Presentazione degli interventi su base SIGRIAN
*Metodologie di stima dei volumi irrigui
Le Linee guida prevedono la possibilità di ricorrere alla quantificazione indiretta dei volumi irrigui mediante stima laddove non sia obbligatorio installare i misuratori e/o nelle more della loro installazione. Nell’ambito del Tavolo permanente istituito dall’art. 3 del D.M. 31/07/2015, coordinato dal Capo del Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del MASAF, con il supporto tecnico del CREA, e per il quale ci si è avvalsi del contributo di esperti interni ed esterni all’Ente, è stato redatto un documento contenente indicazioni per:
- la stima dei volumi irrigui prelevati e utilizzati per l’irrigazione collettiva;
- la stima dei volumi irrigui prelevati/utilizzati per auto approvvigionamento;
- la stima delle restituzioni al reticolo idrografico e dei rilasci alla circolazione sotterranea;
- la verifica e la validazione regionale dei volumi irrigui utilizzati.
Per la stima del volume prelevato in relazione all’irrigazione collettiva, gli enti irrigui, in coordinamento con Regioni e Province Autonome, dovranno ricorrere a strumenti e/o metodi adatti alla tipologia di presa e/o di impianto, in alternativa potranno essere considerati i dati della concessione. Per la stima dei volumi irrigui utilizzati, la metodologia individuata propone di stimare gli utilizzi equiparandoli ai fabbisogni irrigui, definiti utilizzando modelli di bilancio idrico, applicabili con diversi strumenti, oppure tramite altri modelli già in uso alle amministrazioni per la pianificazione della risorsa idrica a fini irrigui e che prevedano la stima dei fabbisogni irrigui.
Per la stima dei volumi irrigui prelevati/utilizzati per auto approvvigionamento, l’assunto di base è che i prelievi coincidano con gli utilizzi e, pertanto, la metodologia applicata è la stessa che per i volumi utilizzati per l’irrigazione collettiva, sostituendo al distretto irriguo le aree irrigate dal corpo idrico oggetto di concessione.
Con riferimento alle stime delle restituzioni al reticolo idrografico e ai rilasci alla circolazione sotterranea, vengono date indicazioni per la stima dell’insieme delle due componenti (rilasci + restituzioni) per l’intera stagione irrigua, approssimata come differenza tra il volume alla testa del distretto irriguo (misurato o stimato a partire dal volume misurato alla fonte) e i fabbisogni al campo (stimati secondo le metodologie proposte), purché sia presente almeno un punto di misurazione, al prelievo o alla testa del distretto irriguo.
La verifica e la validazione dei dati, operate da Regioni e Province Autonome così come definito dalle Linee Guida, si basano sulla conoscenza delle colture praticate sul territorio. Nell’ambito dell’irrigazione collettiva, va valutato il dettaglio delle colture a livello di distretto irriguo; per quanto riguarda i casi di auto-approvvigionamento, l’informazione di tipo colturale va valutata per area servita.
Analisi economica degli utilizzi idrici
SIGRIAN rappresenta uno strumento di supporto all’implementazione dell’analisi economica degli utilizzi idrici per il settore agricolo, di cui al Manuale operativo e metodologico per l’implementazione dell’analisi economica approvato con Decreto Direttoriale n. 574/STA del 6 dicembre 2018.
L’articolo 5 della Direttiva quadro acque (DQA- Direttiva 200/60/CE) stabilisce infatti che gli Stati membri provvedano per ciascun Distretto Idrografico, ad effettuare un’analisi delle caratteristiche del Distretto, un esame dell’impatto delle attività umane sullo stato delle acque superficiali e sulle acque sotterranee, e un’analisi economica dell’utilizzo idrico. L’articolo 9 inoltre, sancisce il principio del recupero del costo dei servizi idrici, compreso il costo ambientale e della risorsa, sulla base dell’analisi economica e, in particolare secondo il principio chi inquina paga.
L’analisi economica a livello di Distretto Idrografico è quindi il principale supporto all’ individuazione del costo ambientale e della risorsa nel rispetto degli obblighi sanciti dalla Direttiva Quadro Acque.
A livello nazionale, il riferimento metodologico per il recupero del costo degli utilizzi idrici è costituito dal Decreto MASE 24 febbraio 2015, n. 39, che rappresenta l’approvazione delle linee guida per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d’impiego dell’acqua.
Tale metodologia parte dalla valutazione delle pressioni e degli impatti sul sistema idrico, sulla cui base è possibile calcolare il costo ambientale a carico dell’utilizzo che ha generato tali pressioni.
Oltre al costo ambientale, le Linee Guida MASE identificano la componente di costo costituita dai costi finanziari, legati alla fornitura ed alla gestione degli usi e dei servizi idrici. La valutazione di tali costi è anch’essa un obbligo ai sensi della DQA.
Infine, l’allegato tecnico del D.M. 2015 n. 39 “Proposta metodologica per la rendicontazione (reporting) degli aspetti economici” riporta gli elementi essenziali da includere nell’analisi economica; tra questi, le caratteristiche socio-economiche del Distretto idrografico.
Tutti questi aspetti sono confluiti nel Manuale Operativo e Metodologico per l’implementazione dell’analisi economica (D.D. 574/STA del 6 dicembre 2018), che rappresenta lo strumento applicativo del D.M. 24 febbraio 2015, n. 39 e offre una metodologia nazionale unitaria per l’analisi economica nel costesto della pianificazione della gestione della risorsa idrica a livello di distretto idrografico dei Piani di Gestione Acque (PGA).
Metodologie di stima dei volumi irrigui
Tavolo permanente per la quantificazione dei volumi irrigui – (articolo 3 del D.M. 31 luglio 2015)
Metodologie di stima dei volumi irrigui (prelievi, utilizzi e restituzioni)