Si è tenuto a Rimini dal 5 al 9 novembre 2024 Ecomondo – The Green Technology Expo, evento annuale nei settori della Green Economy e della Circular Economy, luogo d’incontro e dialogo per le strategie di sviluppo della politica ambientale dell’Unione Europea.
Ecomondo, giunto quest’anno alla sua ventisettesima edizione, è caratterizzato da una partecipazione ampia, con il coinvolgimento di realtà governative, istituzioni ed enti pubblici, aziende e società private, stakeholder, policy maker, opinion leader, autorità locali, associazioni di categoria, Università e professionisti che si riuniscono in uno spazio di confronto e dialogo sugli elementi cruciali che definiscono le strategie di sviluppo della politica ambientale dell’Unione Europea.
Questa edizione, importante anche perché anticipava di poco COP29 a Baku, ha visto come temi centrali la transizione ecologica ed un confronto attivo sulle criticità ambientali da affrontare nel prossimo futuro. Per Ecomondo 2024 è stata prevista una suddivisione in 6 macroaree tematiche: valorizzazione dei rifiuti; ciclo idrico integrato e monitoraggio ambientale, compresa la tutela dei mari e degli ambienti acquei; produzione di energia grazie alle biomasse ed utilizzo della stessa in agricoltura; bioeconomia circolare e rigenerativa; rigenerazione dei suoli e degli ecosistemi agro-forestali e alimentari; monitoraggio ambientale ed osservazione della Terra.
Il gruppo risorse idriche CREA Politiche e Bioeconomia ha preso parte alla manifestazione nell’ambito delle sessioni dedicate alla Water Cycle and Blue Economy, con due interventi presentati da Marianna Ferrigno. Le relazioni hanno riguardato l’applicazione di un approccio qualitativo alla pianificazione degli interventi per il riuso irriguo dei reflui urbani in agricoltura e il supporto della banca dati DANIA nel finanziamento di interventi di digitalizzazione delle reti irrigue nell’ambito del PNRR. Entrambe le tematiche si inseriscono nel più ampio quadro di attività svolto dal CREA in merito alle soluzioni di efficientamento dell’uso dell’acqua in agricoltura e di adattamento ai cambiamenti climatici.
Reflui urbani: stima del potenziale di riutilizzo irriguo in applicazione del Reg. (UE) 741/2020
Il 6 novembre, Marianna Ferrigno, del gruppo risorse idriche del Crea Politiche e Bioeconomia ha presentato l’intervento dal titolo “Stima del potenziale di riutilizzo irriguo di reflui urbani per la pianificazione di investimenti pubblici in applicazione del Reg. (UE) 741/2020: un approccio qualitativo basato sui dati di reporting della UWWTD”. La relatrice ha esposto un approccio qualitativo utile alla pianificazione degli investimenti per la distribuzione a scopo irriguo dei reflui urbani, in conformità in conformità alla norma europea che prevede la necessità di un confronto tra il livello di trattamento applicato nell’impianto e l’inquadramento agronomico delle aree potenzialmente servite, così come le caratteristiche delle diverse categorie di colture e dei sistemi irrigui utilizzati. Il caso studio presentato applicato a due distretti irrigui del Consorzio di bonifica della Gallura in Sardegna, potenzialmente irrigabili dalle acque in uscita dal Depuratore di Olbia, si è basato sulle informazioni presenti sia nelle banche dati SIGRIAN e DANIA del CREA sia di quelle rese disponibili da altri istituzioni ed enti nazionali quali ISPRA, ISTAT e AGEA.
Digitalizzazione delle reti irrigue: la banca dati nazionale DANIA a supporto degli interventi nell’ambito del PNRR
Nel secondo intervento, tenutosi il 7 novembre, dal titolo “Digitalizzazione delle infrastrutture irrigue nell’ambito dell’I.4.3 M2C4 del PNRR: il supporto della banca dati DANIA”, Marianna Ferrigno ha illustrato la metodologia attuata per il finanziamento da parte del MASAF di interventi per l’efficientamento delle reti irrigue collettive e relativi sistemi di digitalizzazione e monitoraggio, favorendo l’installazione di tecnologie di misurazione e telecontrollo che consentono mediamente un risparmio idrico del 20%. La procedura di finanziamento ha beneficiato della digitalizzazione dei processi di selezione degli interventi reso possibile dall’uso della banca dati DANIA (Database nazionale degli investimenti per l’irrigazione e l’ambiente), che ha permesso di valutare i progetti candidati secondo criteri di ammissibilità e selezione definiti e poi automaticamente applicati ai progetti, riducendo i tempi di selezione e garantendo correttezza nei dati inseriti dagli enti irrigui.